sono solo pensieri in ordine sparso

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25 giugno 2012

1.1 Lei



 




La nebbiolina non accennava a diminuire. Era un maggio piuttosto freddo e piovoso. Da quando le più grandi catene montuose del pianeta erano state praticamente rase al suolo il clima era cambiato. Non c'erano più le stagioni, non c'erano più distinzioni. Poteva passare da essere 45 gradi secchi e duri a -10 nel giro di qualche giorno. Tempeste d'acqua si abbattevano periodicamente con una tale impetuosità da proibire le uscite se non per gravi motivi. Il mondo non era più quello di una volta. Non c'erano più le grandi città, non c'erano più i miliardi di abitanti. Le comunicazioni erano ridotte al minimo. Le interazioni erano ridotte al minimo. 
L'era  tecnologica sparita. Solo ora, dopo quasi 8 anni si ricominciava a emergere. 
Nella sua zona c'erano due insediamenti umani di non più di 100 persone. Non era facile vivere in quel mondo. Non era per niente facile. Tutto quello che avevano conosciuto, il benessere effimero, la tecnologia sfrenata, l'energia disponibile sempre e comunque: niente esisteva più o perlomeno niente esisteva più in quel modo. Tutto era stato ridimensionato. Ora si coltivava la terra, si accudivano gli animali, si viveva un po' più vicini alla natura. Le città erano state distrutte in parte dagli umanoidi che avevano depredato tutto ciò che avevano voluto. Era un mondo diverso. Aveva faticato ad adattarsi, era rimasta sola. Era sopravvissuta per puro caso, perché era dovuta scendere in cantina per controllare le fosse biologiche e gli scarichi di casa.... una combinazione. L'onda d'urto l'aveva lasciata tramortita per un giorno o quasi. Il risveglio era stato, come dire,  traumatico? Era il suo incubo ricorrente.

Da dietro un cespuglio di rosa canina sentì arrivare dei rumori. Arrow si fermò e cominciò a ringhiare. Eccoci, ci siamo, pensò, questa volta mi fregano.
Imbracciò il fucile e si accucciò per terra, in attesa, come un puma pronto al balzo.
Dal  cespuglio  spuntò una gamba fasciata di rosso e poi l'altra gamba. Il suo cervello allentò un po' la morsa, non era un androide. Dal  cespuglio spuntò una donna alta circa 175 cm, giovane, capelli lunghi castagni, occhi verdi, corporatura atletica. Dal cespuglio non era spuntata una donna qualsiasi, da dietro il cespuglio era spuntata lei: era come vedersi riflessa in uno specchio solo con abiti diversi.

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