ancora quella sensazione di sfuggevolezza. tutto scorre e passa troppo veloce.
mi siedo. guardo lo schermo e vi trovo tutte, trovo un mondo di colori e di idee. trovo un mondo di piaceri sottili della mente.
ma il senso del dovere, quello che ti inculcano fin da infante, quello che prima di tè ci sono i doveri, prima di tè ci sono tutti gli altri, mi lascia uno strascico di senso di colpa. ci hanno cresciuto, le nostre mamme e le nostre nonne, per essere massaie, ci hanno cresciuto per accudire la casa, la famiglia, ci hanno cresciuto per essere la colonna portante e silenziosa di questa società maschile.
mi siedo e scrivo. non senza senso di colpa ma mi siedo e scrivo.
e guardo fuori dal lucernario, le nuvole stanno passando leggere lasciando il cielo azzurro dietro, finalmente un raggio di sole. e il senso del dovere, il mio cervello di donna"educata" ad essere donna, di donna che deve fare mi borbotta di sottofondo "guarda che c'è il sole e se fai la lavatrice le lenzuola si asciugano in un battibaleno", ma lo ignoro e guardo fuori, apro uno spiraglio della finestra sul tetto ed entra un rivolo d'aria pulita. sono arrivate le rondini, hanno preso possesso del vecchio nido in grondaia, non so se sono le stesse o forse i figli delle stesse, so solo che sono tornate e loro tornano a primavera, sfrecciano con le loro codine a punta nel cielo e disegnano meravigliosi contorni, volano fra le nuvole e si tuffano sulle gocce di rugiada.
e io mi siedo e scrivo, con la premura di fare veloce perchè devo assolvere il mio compito di donna, di madre, di governante, di tuttofare.
ma mi siedo e scrivo, e questa è una piccola concessione per me.
ascolto la musica, sento gli uccelli sul tetto, sento l'aria fresca che entra e che pulisce.
mi siedo e scrivo, scrivo di me e del mio senso di inadeguatezza, scrivo di me e del mio pensare di essere sbagliata, sostituibile, piccola e inestistente, ma mentre scrivo penso anche di essere unica, irripetibile, forse sbagliata ma non c'è un altro sbaglio uguale a me.
ecco, adesso posso andare a fare il mio dovere, quello per cui sono stata allevata, fado a disfare il letto, pulisco, lavo, metto a posto, ma mi sono presa dieci minuti tutti per me. scusate se è poco, ma da qualche parte bisogna cominciare. peccato che le nuvole grigie siano riapparse dal lucernario, non c'è più traccia di quel bel celeste.
senti un po' dì a quel mezzo pompelmo che se osa far sentire inadeguata una come te dovrà fare i conti con me e lo stesso i due principini ereditari e se non bastano loro a confortarti allora mia cara invece di impastare pane, impasta autostima, cerca la ricetta in internet o dove vuoi ma mettitici di impegno, che vincere quel contest lì è la cosa più importante della vita
RispondiEliminal'ho cercata tanto la ricetta dell'autostima, sai mica dov'è? quel contest lì è davvero il PIU'MEGLIOINASSOLUTO..... grazie passerotta!
Eliminae dici poco?
RispondiElimina10 minuti possono essere tanto di questi tempi, dove la donna , oltre ad essere massaia ,moglie e madre deve anche lavorare! e spesso fa lavori più pesanti del suo stesso uomo!
noi.......siamo il sesso forte! :))
senza dubbio che siamo il sesso forte, altrimenti non si spiega tutta questa paura che hanno delle donne...
Eliminala ricetta dell'autostima dovrebbero inculcarcela fin da bambine invece è sempre una conquista :*
RispondiEliminaanzi meglia Elisabetta, ce la dovrebbero dare appena uscite al mondo, attaccata dentro con il taglio del cordone ombellicale invece che fare sempre tutta questa fatica!
EliminaSe la trovi questa bella ricetta...ti prego passamela...oggi sono nelle tue stesse condizioni di quando hai scritto questo post...e ci sarò anche domani...dopodomani...e dopodomani ancora....e chissà fino a quando...è vero...donne si nasce...con mille doveri appiccicati...che ci perseguiteranno...temo per sempre...vedremo qualche spiraglio di luce...ma donne si nasce... ;)
RispondiEliminala ricetta à fare orecchi da mercante e invece di starsene in casa a pulire uscire a cercare erbe e fiori, per esempio, e siamo solo noi che lo dobbiamo fare!
Eliminada qualche parte bisogna pur cominciare, o no?
baci
Mi ricordi tanto mia mamma...ti abbraccio Sandra ♥
RispondiEliminaciao tesoro! :O)
EliminaAhi....touchè!
RispondiEliminaE' un periodo che mi sento più inadeguata che mai, in tutto quello che faccio e soprattutto in quello che NON faccio.....trascuro la casa, trascuro il lavoro, trascuro me stessa, chissà dove sto con la testa, ma la domanda che mi faccio sempre, di fronte al mio sentirmi sbagliata, è: ma sono così perchè me l'hanno inculcato o sono così perchè sono io stessa a pretendere troppo da me stessa??? Non lo so, davvero.......
Ti abbraccio Sandra, sei straordinaria davvero!
tutte e due ma di più la prima: le donne devono stare a casa.... o altrimenti lavorare fuori e a casa..... ma noi siamo forti e onnipotenti e ce la facciamo!!!
Eliminabaci tesora!
ma guarda come ti scopro piano piano, lentamente, con il gusto di affondare un cucchiaio in un dolce prelibato dai mille sapori inespressi alla prima occhiata. ti do un bacio e ritorno a leggerti di là... mi dai da fa bellezza mia
RispondiEliminasono una donna dalle mille sfaccettature e sempre in movimento.... non te l'aspettavi questa nicchia di parole eh!!!!
Eliminaun bacio