sono solo pensieri in ordine sparso

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2 agosto 2013

6.23 mettiamo che un condannato sieda al Senato della Repubblica Italiana















musica per l'ascolto, OBBLIGATORIA.
Bella ciao





foto presa in prestito QUI


non ci dobbiamo mai scordare chi ha combattuto ed è morto per la nostra libertà





mettiamo che, per ipotesi, voi siate i titolari di una ditta, ben avviata ma che non naviga in acque molto calme. 
mettiamo che questa azienda sia un parte importante della vostra vita, che sia una parte condivisibile con gli altri e necessaria.
mettiamo che dobbiate assumere un amministratore che guidi la vostra azienda.
mettiamo che dobbiate  scegliere fra un amministratore con un bel curriculum e la fedina penale pulita e uno che ha all'anima tanti processi in sospeso, uno addirittura per induzione alla prostituzione, e che sia appena stato condannato a 4 anni di carcere per frode fiscale ma che fra ninnoli e nannoli riesca a sgabellarsela facendo  un anno di lavori socialmente utili e basta..... mettiamo tutte queste cose, ma voi chi assumereste?  
assumereste il condannato?


ecco, noi abbiamo questo signore di 76 anni, proprietario di 3 reti televisive in chiaro, reti di televendita, giornali, gruppi editoriali  e chissà che altro, in odore di mafia, condannato per frode fiscale (perchè ora non potranno dire che lui  non è mai stato condannato, non gli  sono bastate tutte le leggi ad personam che si è costruito dentro la Costituzione Italiana in tutti questi anni di "governo"), puttaniere (scusatemi ma non trovo parola più adatta), con una fidanzata più giovane della di lui figlia (la signorina ha 28 anni, ci sono solo 48 anni di dislivello, ma si sa, l'amore è amore!), ex velina di Telecafone (??????), che ci guida (noi, il popolo sovrano)  e ci sollazza con le sue leggi personali, per i suoi personali interessi, per i suoi personali godimenti,.......noi abbiamo una personcina così che siede nel Senato della Repubblica Italiana e che ha buone probabilità di poter contare ancora di essere capo del primo partito politico italiano....

ma che gente siamo noi?



6 commenti:

  1. Io non potevo non leggere. E mentre leggevo facevo si con la testa....si, si, si....

    Sintetica, lucida. E poi quella domanda: ma che gente siamo noi?

    Ecco, io questo mi domando più di tutto.
    Che gente siamo noi?

    Che accettiamo, che non vediamo o non vogliamo vedere, che tutto ci sta bene. NOn è forse così?

    Ieri la Biancofiore ha detto che si sente toccata che una persona innocente subisca questa ingiustizia. Io non sapevo se ridere in modo isterico o mettermi a piangere per come questa gente riesca così sfacciatamente a prenderci per il culo.

    Ops, si potrà dire culo?

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    Risposte
    1. si, si puo' dire culo, e anche faccia a culo... riferito a uno a caso....
      che gente siamo... perchè se dovessimo andare a votare adesso gli italiani lo rivoterebbero.....io spero solo che confermino l'interdizione ai pubblici uffici....
      comunque, fossimo stati nel Burundi e non in Italia il Sen. On. Cav. si sarebbe dimesso immediatamente... ma siamo nel paese delle banane e quindi!
      ma ci dovremo vergognare secondo te di essere italiani?

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  2. il problema è che ci sono due italie:
    una si sente affine a questo esser qui, che vorrebbe essere come lui, soldi facili, egoriferita, nessun interesse per il bene comune
    una che si è sentita umiliata per 20 anni per essere rappresentata all'estero e governata da un uomo che tu hai ben descritto, che si è sentita violata quando anche sconfitto alle elezioni è potuto rientrare dalla finestra con il PD che gli stendeva il tappeto rosso e Napolitano che insisteva perché glielo stendessero.
    Ecco ora vediamo come si procederà

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  3. non ho il coraggio di pensarci.... continueranno le genuflessioni del PD... speriamo che quelli del 5Stelle aprano gli occhi e comincino a fare qualcosa invece di fare solo i puri e duri!

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  4. Io mi vergogno Sandra, si. E' per questo che, a meno di situazioni di godimento (poco utile e molto fine a se stesso, lo so), evito di esultare o di scriverne. Perchè mi vergogno. La nostra bella Italia, un paese senza paragoni nel mondo, bistrattata così da chi dovrebbe coccolarla, cioè noi stessi.
    Mi vergogno anche perchè sto qui, passivamente, e mi sento impotente. Forse la loro arma è questa, quella di averci fatto credere di essere impotenti.
    Ti abbraccio....

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  5. E' una bella domanda Sandra... Soprattutto dopo l'arrivo della tv, la capacità e la facoltà di ragionare, il senso critico, la coscienza morale e la compassione sembrano non appartenere più a questo popolo. Io ho davvero paura perchè si insinua sempre di più nella mia testa la sensazione che la voglia di rimboccarsi le maniche per cambiare le cose non ci sia. Mi sembra che abbiamo tutti troppo timore di dover rinunciare a qualcosa, quasi come se la semplicità fosse sbagliata...
    Un abbraccio e buon fine settimana

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Se vorrete mandarmi un messaggio ne sarò felice