musica per l'ascolto
neighborhood #1
il primo viaggio di cui ho ricordo è quello fatto con mia mamma.
avrò avuto si e no 4 anni e viaggiavo in piedi sulla lucidatrice ridendo come una pazza mentre lei la spingeva per tutta la casa lucidando i difficili pavimenti in marmo rosa di Carrara.
la lucidatrice era un appaloosa impetuoso che mi portava nelle praterie americane e mi faceva volare oltre le mura di casa, era bellissimo cavalcare e volare libera nel vento.
poi sono arrivati i viaggi interplanetari: io e Stellina, piccolo cane meticcio di una bontà assolutamente sorprendente, sgattaiolavamo sotto la rete di recinzione della vigna davanti a casa e esploravamo angoli nascosti dell’universo, conoscevamo popoli e pianeti sconosciuti, intere giornate primaverili passate fra grappoli di uva nera con chicchi piccoli e succosi, finocchi selvatici da rosicchiare fino alla fine e erba e fiori che servivano da cuscino. Distesa sull’erba, guardando dritto davanti a me, c’era il cielo. Stellina con la testa appoggiata sulla mia pancia. accarezzavo l’erba e riuscivo a vedere oltre, cose infinite, nuvole che diventavano delfini, città volanti, amori incredibili.
poi si viaggia per davvero. arriva l’ età che ti permette di partire, di prendere un sacco a pelo e aereo e di volare lontano portando con te tutti i tuoi sogni.
e già partire con quel senso di nostalgia per il ritorno, per la casa, gli affetti. partire con quel senso di nostalgia che si sente già chiusa la porta di casa e che ti accompagna latente per tutto il viaggio.
ho viaggiato con l’amore, l’amore quello che ti prende e ti porta in luoghi sconosciuti, in meandri di strade intrecciate di sentimenti, l’amore che ti fa volare tanto in alto e che improvvisamente di scaraventa nel pozzo più profondo e nero che non ne intravedi il fondo.
e ho viaggiato con la musica: con il mio fedele lettore ho viaggiato in tutto il mondo, mi sono lasciata invadere dalle più belle melodie, dalle voci più incredibili. ho sentito con il cuore tutti i viaggi che mi sono stati indicati da quelle note e ho volato su vette inaccessibili, su pianure sconfinate versando lacrime di gratitudine, sentendo tutto il bello dell’universo dentro di me.
ho viaggiato quando sono nati i miei figli, il viaggio più bello del mondo, il primo distacco con il taglio del cordone ombellicale, il primo sorriso.
ho viaggiato con la cucina, ho viaggiato impastando con amore pani di ogni regione, di ogni
continente.
ho viaggiato e continuo a viaggiare. il viaggio più doloroso è stato, ed è, quello che ancora faccio con mè stessa. quel viaggio che mi spinge a guardarmi dentro, a trovare le parti più intimamente nascoste, quelle inconfessabili.
ma l’unico viaggio, quello comune a tutti, è il nostro viaggio nella vita.
il nostro cercare appoggio, cercare una mano amica per non viaggiare soli quando in realtà le cose per noi più importanti si fanno da soli: nascere e morire.
Sandrina.. leggere queste parole è come guardare un meraviglioso dipinto con malinconia e commozione. Posso dirti solo questo. Quanto vorrei viaggiare.. senza rendermi conto che alla fine la solitudine non riguarderà solo la nascita e la morte per me.. Ti abbraccio con affetto immenso, dolce spicchio di girasole. Tvb
RispondiEliminatu non sai il piacere di vedere un tuo commento Ely! ti voglio bene tesoro!
Eliminap.s. chissà, forse oltre la morte dei nostri miseri e corruttibili corpi esiste un posto di luce.... ci ritroveremmo anche li io e te!
Sei bella. Ho vagato di nuovo tra queste parole conosciute e è stato come viaggiare nella mia vita. Ti abbraccio amica.
RispondiEliminapotevo forse tenermele solo per me?
Eliminano, non sono una persona avara io, ho bisogno di condividere il bello e il brutto.... baci grossi
Quanti bei viaggi Sandrì... che meraviglia... il viaggio dentro di noi rimane comunque il più impervio, hai ragione! Ti bascio forte!!!
RispondiEliminama noi viaggiamo sempre Patty, anche quando non ce ne accorgiamo.... non sparire, mi raccomando!
Eliminabaci grossi anche a te!
Essendo appena tornata da un viaggio, le tue parole mi fanno pensare e sorridere. Certamente viaggiamo in modi diversi e anche in modo diverso a seconda dell'eta'. Ma l'idea del viaggio e' importante: ogni giorno, ogni ora, ogni istante della nostra vita e' un viaggio.
RispondiEliminasempre un viaggio, a volte faticoso e a volte leggero e divertente ma comunque un viaggio!
EliminaUn bellissimo viaggio, quello della vita, che ci tiene lontani e vicini.....
RispondiEliminaHai ragione, le cose più importanti si fanno da soli, e forse anche i viaggi più impervi e terribili, quelli nelle nostre profondità più oscure. Ma anche quelli più indimenticabili, quelli dove la fantasia e le emozioni ci portano su vette inarrivabili.
RispondiEliminaMa saper viaggiare con gli altri, con i nostri compagni di strada, con consapevolezza e rispetto, ci rende inestimabilmente ricchi!
Sono innamorata di te Sandrina!
non so perché ma mi suona familiare ;)
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