scrivere a quest’ora della notte, senza occhiali è come un salto nel vuoto.
i miei occhi non mettono bene a fuoco quello che scrivo, appare tutto molto doppio e sfuocato
ma
le mie dita vanno da sole, ormai da tanti anni ho imparato a scrivere
con tutte le dieci dita e senza guardare la tastiera. non vi dico gli
sfondoni che ne escono a volte. io ne ho viste di cose che voi umani.....
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
comunque, senza divagare troppo dalla piega principale, scrivere a quest’ora e senza occhiali è proprio una sfida. quindi mi perdonerete le sbavature, le virgole messe male e tutti gli errori di battitura che ci potranno essere.
mi si accavallano i pensieri, vanno troppo veloci per le mie mani e li perdo.
perdo emozioni, perdo momenti, perdo profumi.
non riesco più a fermarli. vorrei ma non posso.
vorrei
liberarmi di questa sensazione di sottofondo. come una spina dentro un
dito, a volte te la puoi dimenticare ma lo sai che è li in attesa di
poter uscire. pensieri positivi, certezze, distogliere il pensiero
quando entri in giro su te stessa.
io ci provo ma evidentemente non
basta. vorrei liberarmi di questo sottile tormento che faccio finta non
esistere.
vorrei
liberarmene per sempre, mi convinco razionalmente, mi autoconvinco
razionalmente, sento questo condizionamento ma non riesco a non sentire
quella spina nel dito, almeno ogni tanto. e’ forse una autopunizione?
potrebbe. avrei forse bisogno di aiuto.
guardo
fuori e il paesaggo è sicuramente atipico: alberi in fiore e cielo
costantemente grigio piombo, i metereologi dicono che è una primavera fra le più fredde degli ultimi cento anni. marcisce tutto,
come direbbe Lorenzo. siamo nel periodo in cui si usa il verbo marcine
per indicare qualsiasi cosa. e me la ricordo quella fase, tutti abbiamo avuto le fasi. Ma porca miseria, sono giò passati
tutti questi anni.
marcisce tutto davvero. marcisce l’Italia intera in
mano agli avvoltoi. mi dispiace, come italiana mi sento tradita,
umiliata e sconfitta.
dalle urna sono uscite urla inferocite, il m5s, uomini che partono per smacchiare e tornato smacchiati, come i suonatori
di montagna, sapete quelle che vanno per suonare e tornano suonati,
delinquenti legittimati da una parte del popolo italiano, quello stesso
popolo che manifesta davanti a un tribunae per difendere il padrone,
tutti questi signori da noi elettri, tutti questi meravigliosi deputati
non sono stati in grado di formare un governo. io sono d’accordo con lo
smacchiato-re di giaguari: non si puo’ andar con b. mai nella vita. ma
il m5s al governo?
ma
secondo voi lo chiedono perchè tanto sanno che non glielo daranno
mai..... non è che magari gli si rivolta la frittata come con i voti
alle elezioni? si aspettava il sig. grillo tutta questa poltiglia di
italiani votassero per loro, per lui?
ecco,
mi dispiace dovermi quasi vergognare di essere italiana. non ci
facciamo una gran bella figura come popolo. ma forse un popolo lo siamo
solo sulla carta.... purtroppo.
con
questo delizioso pensiero che mi frullava per la testa vi lascio i miei
sinceri auguri per una serena Pasqa e un buon lunedi’ dell’Angelo
… voi non sapete che fatica scrivere senza occhiali....